La parola manca a Mosè. Non sa parlare, il silenzio parla. Egli è (in) pensiero per Dio. Aronne è il tramite linguistico, è (nella) lingua per gli uomini, l’incarnazione della parola mancante. Trabocca. Il messaggio non si lascia dire, si nasconde. Nascosto è il sintomo dietro la parola. Non è questa assenza forse il segno di ogni rivelazione?
Ascoltare un’opera del genere risulta pesante.

Non atonalità, ma nominalismo. La partecipazione è complessa, si estingue in un’autonomia disperdente. Dobbiamo afferrarla, ogni volta. Richiede lo sforzo.

Moses und Aron. Opera in tre atti, incompleta, dello Arnold Schönberg. (1930-1932).
Mosè sul monte Sinai. Il dibattito su Dio con Aronne. Le tavole della legge. Mosè non torna. Il dubbio, l’abbandono. La paura umana dell’ Essere-in-Errore.

Libretto d’opera (PDF)
Scarica